TRIBUNALE DI LUCCA, SENTENZA DEL 10-05-2018 N. 763

Indeterminatezza contrattuale del tasso corrispettivo nel Regime Composto

Nel rinviare all’articolo BONFERRONI 1937, TASSO NOMINALE, TASSI TECNICI, TASSO EFFETTIVO O REALE, si segnala che si è espressa per l’INDETERMINATEZZA CONTRATTUALE IN COMPOSTO la recente sentenza del Tribunale di Lucca del 10/05/2018 n. 763, Dott. Carlo Mancini, stabilendo che nel calcolo della rata costante posticipata infrannuale del sistema FRANCESE “appare chiaro che esiste l’impatto della capitalizzazione composta degli interessi quanto meno su base annua … (…) … Infatti, per avere un tasso effettivo del 9% su base composta annua l’Istituto avrebbe dovuto applicare un tasso mensile del 0,7207 e non dello 0,75%”.

Ovviamente, la previsione contrattuale dell’ISC/TAEG non può sanare l’indeterminatezza della clausola pattizia relativa al tasso annuo dell’interesse CORRISPETTIVO quando non è indicata in contratto la percentuale dell’effettivo tasso CORRISPETTIVO applicato perché l’ISC/TAEG è un indicatore che non ha niente a che fare con la norma contrattuale del tasso annuo dell’interesse CORRISPETTIVO.

Un’altra sentenza significativa del Tribunale di Lucca è quella del 10/06/2020 n. 476, Dott. Michele Fornaciari, che ha sancito che il regime ordinario di calcolo degli interessi, in assenza di espresse previsioni in contrario, è quello della CAPITALIZZAZIONE SEMPLICE e ha stabilito, per conseguenza, il ricalcolo del MUTUO sottoscritto il 17/11/2008 con la corretta sanzione dell’art. 117 del TUB.

Si rinvia all’articolo PRINCIPIO DI EQUIVALENZA E PONDERAZIONI DEI PERIODI RATEALI, all’articolo VERITÀ MATEMATICHE INCONTROVERTIBILI 4 (E CONSEGUENTI INEQUIVOCABILTÀ GIURIDICHE), all’articolo LEVI 1953-1959 VINCOLO EPOCA DI RIFERIMENTO, all’articolo ESEMPIO DI INDETERMINATEZZA DEL TASSO CORRISPETTIVO CONTRATTUALE SIA NEL REGIME COMPOSTO SIA NEL REGIME SEMPLICE DEGLI INTERESSI e all’articolo CORTE D’APPELLO DI TORINO, SENTENZA DEL 05-05-2020 n. 464.

VOLUME I sul portale www.youcanprint.it

In questo VOLUME I di 704 pagine si spiegano i PRINCIPI DI MATEMATICA FINANZIARIA BASILARI PER COMPRENDERE I FINANZIAMENTI RATEALI.
In particolare, vi è tutta la costruzione matematica INEDITA di DEVIS ABRIANI sulle diverse ponderazioni dei periodi rateali (Anno Civile Corretto (365/365 e 366/366), Anno Civile Non Corretto (365/365 e 366/365), Anno Misto (365/360 e 366/360), Anno Commerciale (360/360) del Montante in Semplice e Composto, della rata costante posticipata (Francese) in Semplice (in t_0 e in t_m) e Composto (in t_0 e in t_m) e della rata variabile posticipata (Italiano) in Semplice (in t_0 e in t_m) e Composto (in t_0 e in t_m)

VOLUME II sul portale www.youcanprint.it 

In questo VOLUME II di 882 pagine si parla delle CONSEGUENZE GIURIDICHE PER IL MANCATO UTILIZZO DEL REGIME SEMPLICE DEGLI INTERESSI NEI FINANZIAMENTI RATEALI.
In particolare, si illustra: a) l’obbligo giuridico dell’uso della ponderazione dei periodi rateali dell’anno civile corretto spiegata da Devis Abriani nel VOLUME 1 PRINCIPI DI MATEMATICA FINANZIARIA BASILARI PER COMPRENDERE I FINANZIAMENTI RATEALI; b) la prova matematica/empirica che il Regime Composto (“Francese” o “Italiano”) è illecito ex art. 821 c.c.; c) la prova matematica/empirica che unicamente il Regime Semplice con impostazione iniziale in t_0 (“Francese” o “Italiano”) rispetta ad ogni istante temporale l’art. 821 c.c.; d) la prova matematica/empirica che il Regime Semplice con impostazione finale in t_m (“Francese” o “Italiano”) NON rispetta ad ogni istante temporale l’art. 821 c.c.; e) la modalità matematica/empirica corretta giuridicamente per il calcolo della Tentata Truffa e della Truffa Consumata; f) la modalità matematica/empirica corretta giuridicamente per il calcolo della Tentata Truffa Attualizzata da utilizzare per la verifica dell’Usurarietà del contratto; g) la prova matematica/empirica dell’impossibilità di determinazione dell’aliquota dell’indeterminatezza contrattuale del tasso corrispettivo se si usa il Regime Semplice con impostazione finale in t_m a causa dell’asintoto verticale; h) la prova matematica/empirica dei reati di Truffa e Autoriciclaggio di Cassa Depositi Prestiti per i finanziamenti concessi agli Enti locali. 
PARAGRAFO 11 VOLUME II “Tasso corrispettivo: il reato-mezzo di Truffa aggravato ex art. 61, comma 1, n. 2, c.p. dalla connessione con il reato-fine di Usura nei contratti di finanziamento rateale. La problematica conseguenziale del reato societario di Autoriciclaggio e del reato di Estorsione”